Con il Bando “Parco Agrisolare” si intendono finanziare, tramite l’utilizzo di contributi a fondo perduto, impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, escludendo totalmente l’utilizzo del suolo.
A CHI SI RIVOLGE
- Imprenditori Agricoli in forma individuale o societaria;
- Imprese Agroindustriali (codici ateco Agrisolare) indipendentemente dai propri associati, le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’art. 2135 del Codice civile e le cooperative o loro consorzi.
Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA (cioè aventi un volume di affari annuo inferiore ad € 7.000,00).
COSA FINANZIA
La spesa massima ammissibile per singolo progetto è fissata pari a euro 750.000, nel limite massimo di euro 1.000.000 per singolo beneficiario.
Per gli impianti fotovoltaici la potenza massima ammessa all’incentivo è pari a 300 kWp (Kilowatt Picco). Sono ammessi interventi che prevedano la realizzazione di impianti fotovoltaici di potenza non inferiore a 10 kWp (Kilowatt Picco).
L’erogazione del contributo avverrà su conto IBAN del beneficiario, in un’unica soluzione a conclusione dell’intervento, fatta salva la facoltà di concedere un’anticipazione fino al 30%, a fronte della presentazione di idonea garanzia fideiussoria rilasciata da imprese bancarie.
SPESE AMMISSIBILI
- Per la realizzazione di impianti fotovoltaici:
- Acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione;
- Sistemi di accumulo;
- Fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi;
- Costi di connessione alla rete;
- sistemi di accumulo, colonnine di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e le macchine agricole.
Fino a un limite massimo di euro 1.500,00/Kwp per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, anche in considerazione delle dimensioni complessive dell’impianto da realizzare e delle correlate economie di scala, e fino ad ulteriori euro 1.000,00/Kwh ove siano installati anche sistemi di accumulo.
In ogni caso, il contributo complessivo corrisposto per i sistemi di accumulo non può eccedere euro 50.000,00. Qualora siano installate colonnine di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, potrà essere riconosciuta, in aggiunta ai massimali su indicati, una spesa fino ad un limite massimo ammissibile pari a euro 1.000,00/Kw a colonnina, secondo gli importi e le quantità che saranno dettagliatamente individuati nell’avviso
- Per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto e la realizzazione o il miglioramento dell’isolamento termico e della coibentazione dei tetti:
- Demolizione e ricostruzione delle coperture, fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi, con un limite di €700/Kwp.
- Per tutti gli interventi ammissibili sono altresì ammissibili a finanziamento le spese di:
- progettazione, asseverazioni ed altre spese professionali comunque richieste dal tipo di lavori, comprese quelle relative all’elaborazione e presentazione dell’istanza;
- direzione lavori.
Gli interventi ammissibili all’agevolazione, da realizzare sui tetti di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, devono prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp. Unitamente a tale attività, possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture:
- rimozione e smaltimento dell’amianto dai tetti: tale procedura deve essere svolta unicamente da ditte specializzate, iscritte nell’apposito registro e rispettando le vigenti norme in materia;
- realizzazione dell’isolamento termico dei tetti: la relazione tecnica del professionista abilitato dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione previsto in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato; in caso di coperture ventilate deve essere presente una barriera radiante;
- realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria): la relazione del professionista dovrà dare conto delle modalità di aereazione previste in ragione della destinazione produttiva del fabbricato; a ogni modo, il sistema di areazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria.
In tutti i casi innanzi elencati, gli interventi eseguiti non potranno comportare un peggioramento delle condizioni ambientali e delle risorse naturali, e dovranno essere conformi alle norme nazionali e UE in materia di tutela ambientale.
PRESENTAZIONE DOMANDE
Le proposte progettuali potranno essere presentate dalle ore 12:00:00 del 27 settembre 2022 e fino alle ore 12:00:00 del 27 ottobre 2022.
Per maggiori informazioni compilare il form di seguito o scrivere una mail all’indirizzo: info@eurostudosabatini.it.